giudicato

1. Definitivamente valutato: una questione ormai g.; g. in partenza, che si presenta in modo da non ammettere sviluppi o risultati diversi da quelli previsti.
2. Nel linguaggio giuridico, posizione o condizione ordinariamente definita.
3. Parere, decisione, giudizio.

Dal lat. iudicatus, p. pass. di iudicare ‘giudicare’ •sec. XIII.

1. Ufficio o carica di giudice.
2. Ciascuna delle quattro regioni amministrative e giudiziarie attraverso le quali si configurò e si governò la Sardegna nel Medioevo.

Dal lat. iudicatus -us, uso sost. del p. pass. di iudicare ‘giudicare’ •sec. XIII.

1. Formulare un giudizio di valore, un'opinione su qualcuno o qualcosa dopo attenta valutazione: g. i concorrenti; g. le prove di un esame; g (negativamente, positivamente) un libro, un film.
2. Dell'autorità giudiziaria, sottoporre a una sentenza (anche + compl. predicativo dell'ogg.).

   g. una causa

   il tribunale lo giudicò colpevole

3. Ritenere, stimare, reputare (+ compl. predicativo dell'ogg.).

   non ti giudico maturo

   il generale giudicò opportuno richiamare le truppe

1. Esprimere giudizi, esercitare la facoltà del giudizio.

   tu sai g. solo dalle apparenze

   g. con leggerezza

   con severità

2. Nel linguaggio marinaresco: giudica bene o male, di un cavo, essere più o meno efficace in rapporto alla via che percorre.

1. Ritenersi, reputarsi (+ compl. predicativo del sogg.).

   si giudica una persona perbene

Lat. iudicare, der. di iudex iudĭcis ‘giudice'.