forzato

1. Fatto con sforzo, imposto dalla convenienza o dalla necessità, sforzato (opposto di naturale, spontaneo ).

   un riso

   un saluto f.

2. Imposto obbligatoriamente dalla legge, sia per necessità pubbliche sia come pena; coatto.

   espropriazione f.

3. Nelle costruzioni idrauliche (per es. nell'impianto di centrali idroelettriche): condotta forzata, tubazione percorsa dall'acqua in pressione.
4. In agraria, di pianta o coltivazione sottoposta a forzatura.
5. . Persona condannata ai lavori forzati.
6. fig. Chi è vittima o succubo di un condizionamento estremo (spesso scherz. ).

   i f. dello shopping

Der. di forza •sec. XIII.

1. Premere o stringere con molta forza.

   f. una vite

   f. un tappo per farlo entrare nella bottiglia

2. Portare, spingere oltre la misura consueta.

   f. l'andatura

   il passo

3. Aprire con la forza o con strumenti adatti, scassinare.

   f. una serratura

   f. una finestra

4. Esagerare, esasperare: f. il senso di una frase; f. una dichiarazione, un testo, darne un'interpretazione arbitraria.
5. Nel linguaggio militare, superare, sfondare con l'uso delle armi o con altri mezzi opportuni.

   f. la linea difensiva nemica

6. Indurre qualcuno a fare qualcosa ricorrendo alla forza, a minacce o ad altre forme di pressione; costringere (anche + a o a e inf.): se non hai voglia di uscire non ti voglio f.; è stato forzato alle dimissioni (o a dimettersi).
7. Riferito a piante o a terreni, sottoporre a forzatura.

   f. gli ortaggi

8. Nello sport, eseguire un'azione andando oltre i limiti di una normale esecuzione: f. un tiro, un colpo; anche assol..

   ha voluto f. e ha sbagliato

1. fare forza, produrre o provocare una pressione o uno sforzo maggiore del consueto o del necessario (anche + su ).

   non f. troppo sulla sedia altrimenti si rompe

riflessivo

Indursi con la forza a fare qualcosa, costringersi (anche + a o a e inf.): anche quando è stanco si forza al lavoro (o a lavorare).

Lat. volg. *fortiare, der. di fortia ‘forza’ •prima del 1519.