intercalare

1. Interposto a modificare il numero o l'andamento degli elementi di una serie o successione: per es. del giorno che, a determinati intervalli di tempo, si aggiunge per far coincidere l'anno civile con l'anno tropico (nel calendario gregoriano il 29 febbraio degli anni bisestili).
2. In botanica: accrescimento intercalare, quello che si verifica in seguito alla divisione di cellule interposte ad altre che non si dividono (per es. l'accrescimento nella regione compresa tra i nodi).
3. In legatoria e bibliografia, dei fogli bianchi o illustrati, alternati con quelli stampati nella rilegatura di un volume.
4. Motivo, di uno o più versi, che viene ripetuto alla fine di ogni strofa o che ritorna a determinati intervalli.

Dal lat. intercalaris, der. di intercalare ‘intercalare²’ •sec. XIV.

verbo transitivo

Inserire a intervalli periodici o determinati, inframmezzare, alternare (anche + in, a, con ): i. citazioni nel discorso; i. il lavoro con il riposo (o i. il riposo al lavoro).

Dal lat. intercalare, der. di calare ‘chiamare’, col pref. inter- •sec. XVII.