giustificato

1. Dovuto a valide ragioni, non attribuibile a colpa o mancanza.

   un ritardo g.

2. Nei sistemi di scrittura elettronica, di testo composto con la stessa giustezza.

P. pass. di giustificare •prima metà sec. XIV .

1. Dichiarare o riconoscere qualcuno moralmente scusabile; discolpare.

   non intendo g. un assassino, solo cercare di capire perché lo è diventato

2. Far ritenere legittimo, in base a speciali considerazioni, ciò che normalmente non lo è.

   il fine giustifica i mezzi

3. Riconoscere come legittimo o scusabile, scusare.

   g. un'assenza

4. Richiedere necessariamente in base a un rapporto di continuità o di opportunità, legittimare.

   la prima parte dell'ode non giustifica la seconda

5. Nel linguaggio teologico, rendere degno del premio eterno con la remissione dei peccati.

   l'uomo è giustificato dalla grazia di Dio

6. In tipografia, portare alla giustezza conveniente.

   g. una riga

   una pagina

1. Rendere ragione delle proprie azioni, dichiarando o dimostrando la propria buona fede; discolparsi, scusarsi (anche + per o per e inf.): g. per il ritardo; g. per aver dimenticato un appuntamento; + con.

   non c'è bisogno che ti giustifichi con me

Dal lat. tardo iustificare, comp. di iustus ‘giusto¹’ e del tema di facĕre ‘fare¹’ •prima metà sec. XIV .