buono

1. Che possiede umanità, sensibilità d'animo, capacità di affetti (sempre posposto al nome).

   un uomo b.

   un'anima b.

2. Esprime riconoscimento o apprezzamento dal punto di vista morale ( una b. azione ; un poco di b., cioè una persona disonesta, da evitare) o sul piano della qualità ( una b. memoria, un b. cantante ), della idoneità o abilità ( un buon medico ; un b. a nulla ) o del gusto ( questa minestra è b. ).
3. Come s.m. con valore neutro, ciò che ha doti positive: c'è del b. in quel libro; spesso come rafforzativo di bello: ci volle del bello e del b. a convincerlo, molta fatica; il tempo si mette al b., torna al sereno.
4. Come s.m. (f. -a ), persona umana e sensibile nei rapporti col prossimo.

Lat. bonum •sec. XIII.

1. Documento che viene rilasciato come equivalente di una determinata somma e che dà diritto a ricevere un corrispondente servizio o quantitativo di merce.
2. Titolo d'obbligazione.

   b. fruttifero

3. Ricevuta, ordine.

   b. di cassa

   b. di consegna

Dal fr. bon ‘buono’, attestato sin dal 1773: bon du Trésor •prima del 1805.