bello

1. Capace di provocare un'attrazione fisica o spirituale fine a sé stessa, in quanto degno di essere ammirato e contemplato: quella cosa dice l'uomo esser bello, le cui parti debitamente rispondono, perché dalla loro armonia risulta piacimento (Dante); un bel volto ; un bell'uomo ; una b. voce ; un bel panorama ; una casa molto b. ; un bel sorriso, simpatico, aperto; un bell'oratore, facondo, ben dotato; un bel discorso, che ha riscosso un largo consenso; un bel cavallo, che b. bestia!, riferito alle qualità dell'animale.
2. Gradevole, capace di suscitare impressioni piacevoli: un bel chiaro di luna, limpido, puro; bel mare, calmo e luminoso; bel tempo, chiaro, sereno, che invoglia a uscire.
3. Con senso più vicino a ‘buono’: avere una b. cera; fare una b. riuscita; una b. occasione; fare una b. figura (spesso iron. ).
4. Con riferimento a un complemento indeterminato: delle belle, cose grosse, incredibili, spec. spiacevoli: sentirne delle b. sul conto di qualcuno; farne, combinarne delle b., provocare grossi guai; raccontarne (o contarne o dirne) delle b., narrare cose sorprendenti.
5. Come s.m., l'oggetto della contemplazione e del godimento estetico, che esprime compiutamente la perfezione sensibile.

   il culto del b.

6. Come s.m., uomo dotato di avvenenza; anche, il fidanzato.

   i b. del villaggio

   il suo b.

7. Bel bello, con calma e tranquillità, lemme lemme, piano piano.

   se ne veniva bel bello su per la collina e non gli passava nemmeno per la testa ciò che l'aspettava

Lat. bellum .