permesso

1. Autorizzazione ottenibile da parte del subordinato o dell'amministrato, nell'ambito di un rapporto gerarchico o amministrativo: accordare il p. richiesto; si è assentato senza il p. del direttore; spesso in formule di pura cortesia e di deferenza.

   chiedere il p. di entrare

   di uscire

   con p.

2. Nell'uso burocratico, la facoltà concessa a un impiegato di allontanarsi dall'ufficio per un dato periodo di tempo: un p. di quindici giorni; essere in p. sindacale; anal., l'autorizzazione concessa al militare di assentarsi dal proprio reparto per un breve periodo di tempo (da uno a tre giorni).

Dal lat. permissum, neutro sost. del p. pass. di permittĕre ‘permettere’ •sec. XV.

1. Dare il permesso di fare qualcosa, autorizzare (anche + a ): non è permesso l'accesso agli estranei; + di e inf. o + che e cong.: chi ti ha permesso di entrare?; il direttore non permette che si esca nelle ore di ufficio; anche in formule di cortesia, con valore attenuato: permette una parola?; mi permette di offrirle da bere?; (è) permesso?, per chiedere di entrare.
2. Rendere possibile qualcosa, non impedire (anche + a ): il ponte permette il passaggio a una sola auto; + di e inf. o + che e cong.: un esame che non permette di fare errori; la pioggia non permetteva che andassimo a nuotare; anche assol. (al gerundio).

   usciremo in barca, tempo permettendo

3. Lasciare che qualcosa accada, sopportare (anche + a ): non posso permettergli una tale arroganza; + di e inf. o + che e cong.

   come puoi p. di farti umiliare così?

   non permetterò che si prendano gioco di me

4. Affidare (anche + a ).

   Epicuro permette il mondo alla discrezione del caso

1. Prendersi la libertà di fare qualcosa, osare: ti sei permesso una confidenza eccessiva; + di e inf.

   come ti permetti di criticare il mio operato?

   come ti permetti?

2. Concedersi qualcosa avendone la possibilità, spec. economica; consentirsi: p. un lusso, la fuoriserie; + di e inf.

   non posso permettermi di cambiare macchina

Dal lat. permittĕre, der. di mittĕre ‘lasciare andare’, col pref. per- •sec. XIV.