muta

1. Cambiamento che di solito si risolve in una funzionale sostituzione o in un rinnovamento periodico: la m. delle sentinelle, dei cavalli; la m. delle penne degli uccelli (detta anche muda).
2. Gruppo di soldati necessario a fornire un dato servizio di guardia.
3. Tuta aderente, di gomma o altro materiale, usata dai subacquei per le immersioni.
4. Ciascuna delle due terzine del sonetto (in quanto vi corrispondeva un mutamento di aria musicale).

Der. di mutare •sec. XIV.

sostantivo femminile

Gruppo di tre o più cani da seguito per la caccia in battuta.

Dal fr. meute •sec. XVII.

1. Di persona, incapace di pronunciare i suoni articolati che costituiscono la parola; anche s.m. (f. -a ).

   il linguaggio dei m.

   “La muta di Portici”

2. Di suono scritto e non pronunciato: tale in italiano l’ h di ho, hai, ha, e in francese la e atona non pronunciata (per es. finie ) o pronunciata in forma ridotta (per es. la e di petit ).
3. In enologia, del mosto quando non presenta la fermentazione alcolica.
4. In matematica: indice muto, quando in una espressione esso compare due volte (una volta in basso come indice, una volta in alto come apice) e si intende di eseguire la sommatoria rispetto all'indice senza scriverla direttamente.

Lat. mutum, di origine onomat.

1. Sostituire una cosa con un'altra, cambiare, modificare.

   m. opinione

   m. abitudini

2. Rendere diverso in tutto o in parte, trasformare.

   il matrimonio ti ha molto mutato

3. Spostare.

1. Cambiare, modificarsi.

   la situazione politica non accenna a m.

   m. in meglio

   in peggio

2. Avvicendarsi.

   mutano le stagioni

1. Subire un mutamento, trasformarsi (anche + in ).

   le condizioni del tempo si sono mutate

   il bruco si muta in farfalla

2. Spostarsi.

Lat. mutare .