misericordia

1. Nobile sentimento di compassione attiva verso l'infelicità altrui, di solito promosso da una virtuosa inclinazione alla pietà o al perdono: avere m. di un povero infelice; Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia! (Manzoni).
2. Attributo di Dio, in quanto giudice benigno e soccorritore degli uomini: Dio è m.; sperare nella m. divina; Signore, m., perdonatemi!; che Dio abbia m. dell'anima sua!; fam. : aspettare la m. di Dio, attendere fatalisticamente l'aiuto del cielo, anziché darsi da fare per risolvere i propri problemi.
3. Pio istituto fondato a Firenze intorno alla metà del sec. XIII (propr. Arciconfraternita della M. ), presente oggi anche in altre città toscane, che provvede all'assistenza e al trasporto dei malati e dei feriti; estens., a Firenze, la sede dell'istituto e anche l'ambulanza.

   è passata una m. a sirena spiegata

4. Pugnale a lama triangolare, larga al tallone e molto robusta per trapassare l'armatura, in uso alla fine del Medioevo per dare il colpo di grazia al cavaliere ferito a morte.
5. Piccola mensola applicata alla faccia inferiore del ripiano mobile di ciascun sedile del coro, atta a servire di appoggio durante il tempo in cui l'ufficio divino richieda di stare in piedi.

Dal lat. misericordia, der. di miserĭcors -cordis ‘misericorde’ •sec. XIII.