leggi

Significato di leggi.

sostantivo femminile
  1. Principio regolatore dei comportamenti: connaturato nell'uomo in quanto essere libero e ragionevole ( l. naturale ); presente nella sua coscienza in quanto capace di discernere il bene dal male ( l. morale ); connesso col proprio credo religioso in quanto direttamente rivelato da Dio ( l. divina ); stabilito da lui stesso a salvaguardia dell'ordinamento civile ( l. umana ).
  2. Atto legislativo approvato dal Parlamento o da un Consiglio regionale ( l. regionale ).
  3. La scienza del diritto.
    studiare l.
    laureato in l.
  4. Nell'ambito scientifico, enunciato che descrive le relazioni tra le grandezze che intervengono in un fenomeno, basato sull'osservazione del costante manifestarsi di un effetto in dipendenza di determinate cause ed esprimibile in genere attraverso equazioni matematiche che mostrano come una data grandezza dipenda da altre.
    l. fisica
    economica
  5. Il concetto originario di principio fondamentale può svolgersi in quello di regola o esigenza inderogabile ( la l. del gioco ; la l. dell'onore ) e in quello di autorità, soprattutto come motivo di dominio o di controllo ( dettar l. ; il bisogno non ha l. ), ma attribuibile anche a fatti di consuetudine e di costume ( la l. del taglione ; la l. del più forte ; la l. della giungla ; la l. della malavita ), configurandosi, al limite, in quello di ineluttabile necessità ( è l. di natura che tutti dobbiamo morire ).

Lat. legem .

sostantivo maschile
  1. Sostegno per libri o spartiti, destinato a mantenerli aperti e in posizione opportuna per comodità del lettore o dell'esecutore.
  2. Pulpito, cavalletto.

Lat. *logīum, dal gr. logeîon ‘pulpito’, incr. con leggere .

sostantivo maschile

Aferesi di alleggio, usata spec. nel sign. 3.

verbo transitivo
  1. Interpretare un sistema di scrittura in modo da decifrare parole e frasi: l. l'alfabeto; anche assol..
    imparare a l.
    l. male
    bene
  2. Decifrare un testo scritto comprendendone i contenuti: l. un libro, una poesia; anche tr. pronom..
    ho voglia di leggermi un bel romanzo
  3. Ricavare informazioni o conoscenze con la lettura di un testo (+ di, anche + in, su ): ho letto del suo ultimo film nella (o sulla) pagina degli spettacoli; + che e ind.: ho letto (nel o sul giornale) che il concerto è stato rinviato.
  4. Pronunciare un testo ad alta voce per farlo ascoltare (anche + a ).
    adesso ti leggo una favola
  5. In filologia, fornire o presentare una certa lezione.
    in quel passo di Dante i codici leggono ‘vede’ e non ‘rende'
  6. Interpretare un qualsiasi sistema convenzionale di segni.
    l. una tabella
    l. il contatore della luce
  7. Interpretare criticamente.
    l. un quadro
    l. i “Promessi Sposi” in chiave gramsciana
  8. Intuire da indizi e segni esterni lo stato d'animo, i sentimenti, i pensieri altrui (anche + a e in, su ): la delusione gli si leggeva sul volto; ti leggo negli occhi la paura; anche senza compl. oggetto: l. a qualcuno nel pensiero, indovinare o presumere di essere in grado di indovinare ciò che pensa; con la sola prep. in : l. nell'animo, nel cuore di qualcuno, indovinarne i sentimenti e i pensieri più riposti.
  9. Interpretare segni o eventi ricavandone predizioni (anche + in ).
    l. la mano
    le carte
    l. il futuro nella sfera di cristallo
  10. Nella tecnica della registrazione sonora, riprodurre una registrazione.
  11. In informatica, prelevare dati memorizzati per visualizzarli, sottoporli a elaborazione o trasferirli in un'altra memoria.

Lat. legĕre ‘raccogliere, leggere’, affine al gr. légō ‘raccolgo, dico'.

Informazioni su leggi.

  • Lingue in cui leggi è usato:

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Rottura di sillaba di leggi in sillabe

leg-gi

  • Consiste di 2 sillabe e 5 lettere.
  • leggi è una parola bisillabico, poiché ha due sillabe .

Parole che fanno rima con leggi.

Bergeggi, preleggi

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