lama

1. L'elemento essenziale di un utensile destinato a tagliare, caratterizzato dal bordo affilato ( filo o taglio ): arrotare, affilare la l. di un coltello, di una spada; per metonimia, abile spadaccino (nei romanzi di cappa e spada).

   è la migliore l. del regno

2. Piastra o lamina metallica; lamiera.
3. Nelle imbarcazioni a vela da regata: lama di deriva, piastra di metallo, o anche di legno, applicata perpendicolarmente alla chiglia allo scopo di aumentarne la resistenza laterale.

Dal fr. lame, dal lat. lamĭna ‘lamina’ •nel sign. 1, sec. XVI; nel sign. 2, sec. XIII.

1. Terreno paludoso formato in prossimità di un fiume dalle acque di piena; generic. ( arc. o lett. ), avvallamento, depressione del terreno.

   su la lama di sabbia

2. Scorrimento superficiale di materiali argillosi come quelli che si verificano nell'Appennino centr., spec. in seguito a piogge violente o allo sciogliersi della neve.

Dal lat. lama ‘pantano, palude’ •sec. XIV.

sostantivo maschile

Appellativo onorifico dei monaci buddisti tibetani.

Dal fr. lama, dal tibetano blama ‘maestro’ •sec. XVIII.

1. Mammifero dei Camelidi tipico delle Ande peruviane ( Lama peruana ); vivente allo stato domestico; ha forme snelle, collo lungo e sottile, testa con muso appuntito, orecchie lunghe, mantello di pelo fitto, lungo e morbido, di color bruno, nero o bianco; viene utilizzato come bestia da soma, per la carne, il cuoio e la lana.
2. La lana che si ricava dal mantello dell'animale, molto pregiata e utilizzata per tessuti di lusso.

Dallo sp. llama, da una voce quechua •prima del 1811 (nella forma ‘clama’, sec. XVI).