esce

Significato di esce.

intransitivo
  1. Muoversi dall'interno all'esterno di un luogo circoscritto, andare fuori (+ di, da ): u. di casa; u. dall'ufficio alle sette; u. dall'Italia; il canarino è uscito dalla gabbia; + in, per, a, su, per indicare il luogo verso cui ci si dirige: u. in giardino, per la via, all'aperto, sul balcone; + da, per indicare il luogo attraverso cui si passa.
    u. dalla porta laterale
  2. Terminare un corso di studi (spec. + da ): è uscito (dall'università) con 110 e lode.
  3. Allontanarsi da un gruppo di persone (+ da ).
    u. dalla mischia
    avevo fretta e sono uscito dalla fila
  4. Cessare di far parte di un'associazione, un'istituzione, ecc. (+ da ): u. da un circolo; un trafficante che ha deciso di u. dal giro; u. dalle file di un partito, da un sindacato.
  5. Di cosa, venire fuori da ciò che la contiene, fuoriuscire (+ da ): esce il fumo dal camino; dal rubinetto non esce più l'acqua calda; anche + a.
    gli usciva molto sangue dalla ferita
  6. Andare al di là di un limite o tracciato, sconfinare (+ di, da ): l'auto è uscita di strada; u. di carreggiata (anche fig., deviare rispetto a un programma stabilito).
  7. Di pensiero, sentimento, ecc., essere manifestato in modo spontaneo o improvviso (+ da, a ).
    un augurio che mi esce dal cuore
    u. di mente
  8. Andare al di là di un limite o ambito (+ da ).
    u. dalla legalità
    dalle regole
    questo problema esce dalle mie competenze
  9. Cessare di essere in un dato periodo o in una data condizione esistenziale (+ da, di ): u. dalla giovinezza, dall'adolescenza; u. da un periodo di lavoro intenso, da una storia d'amore travagliata; u. di minorità, di tutela; + compl. predicativo del sogg.
    è uscito distrutto da quella esperienza
  10. Sbucare, saltare fuori all'improvviso, (spec. + da ).
    da un cespuglio uscì una lepre
    e tu da dove sei uscito?
  11. Pronunciare frasi inaspettate, spec. sconvenienti; prorompere (+ in ): u. in un'imprecazione, in un'esclamazione di gioia; + a e inf.: u. a dire banalità; anche nella forma uscirsene (+ con ).
    se ne uscì con una battuta esilarante
  12. Venire da un certo ambiente familiare, educativo, ecc.; provenire (+ da ).
    u. da una ricca famiglia borghese
    da un liceo prestigioso
  13. Derivare come conseguenza o effetto di qualcosa, scaturire (+ da ).
    dal male può u. il bene
    dalle nostre ricerche sono usciti risultati importanti
  14. Essere ricavato da qualcosa, spec. come prodotto di una certa operazione (+ da ).
    da questa stoffa escono due tende
    dalla vigna escono circa quaranta litri di vino
  15. Di parole, avere una certa terminazione o desinenza (+ in ).
    alcuni termini astratti escono in -anza
  16. Venire fuori da una situazione in un certo modo, risultare (+ compl. predicativo del sogg.).
    uscì vincitore dalla guerra
    alle elezioni uscì sconfitto
  17. Nel gioco del calcio, del portiere, effettuare un'uscita (anche + di ).
    u. di piede
    di testa
  18. Di piante, spuntare, nascere.
    sono uscite le primule
  19. Di un prodotto, essere lanciato nel mercato, entrare in commercio, in circolazione (anche + in ).
    il nuovo modello uscirà fra un mese
    il film è già uscito nelle sale
  20. Risultare estratto a sorte.
    è uscito il trenta sulla ruota di Bari
  21. Di strade, fiumi, ecc., sboccare, sfociare (+ in ).
    Via del Corso esce in Via Calzaiuoli
  22. Andare a parare (anche + con ).
    dove vuoi u. con questi discorsi?
intransitivo pronominale
  1. Andare fuori (+ da ).
    Attila... si uscì d'Italia e ritirossi in Austria

Lat. exire, comp. di ex e ire ‘andare’, con oscuramento di e- in posizione protonica.

Informazioni su esce.

  • Lingue in cui esce è usato:

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Rottura di sillaba di esce in sillabe

esce

  • Consiste di 1 sillabe e 4 lettere.
  • esce è una parola monosillabico, poiché ha sillaba singola.

Parole che fanno rima con esce.

fuoriesce, riesce, pesce, spinapesce, rovesce

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