concetto

1. Pensiero definito e idealmente configurato, formulabile e utilizzabile sul piano intuitivo, logico e pratico: Non ha l'ottimo artista alcun concetto Ch'un marmo solo in sé non circoscriva (Michelangelo Buonarroti); part., in filosofia, il processo o il risultato generale e universalmente valido dell'attività conoscitiva, mirante a cogliere e definire l'essenza dell'oggetto: c. puro o anticipato, ciascuna delle forme dell'attività conoscitiva che condizioni l'esperienza e il risultato di questa.
2. Opinione o giudizio formulabile in seguito a una più o meno intensa osservazione.

   avere un ottimo c. di qualcuno

   esprimere un chiaro c. della situazione

3. Qualsiasi elaborazione più o meno compiuta del pensiero su un determinato problema.

   un lavoro povero di concetti

4. Impiegato di concetto, quello alle cui mansioni è connesso un certo grado di autonomia e responsabilità.
5. Combinazione di immagini eterogenee più o meno ingegnose e bizzarre, ricercate al fine di stupire chi legge o chi ascolta, tipica dei letterati dell'età barocca.
6. In matematica: concetti primitivi, quelli non definibili o ricavabili esplicitamente in base ad altri (per es. il punto, la retta, il piano).

Dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre ‘concepire’ •sec. XIV.