abbandono

1. Cessazione volontaria, più o meno motivata o legittima, da parte di un soggetto, di un rapporto di convivenza o di una responsabilità.

   a. del tetto coniugale

   a. della nave

   a. del posto di lavoro

2. Rinuncia al controllo e alla guida di sé stesso; scoramento, sfiducia.

   vivere nell'a

3. Il ritiro volontario di un atleta o di una squadra da una competizione sportiva; part., di pugile che rinuncia a proseguire l'incontro.

   ha vinto per a. dell'avversario

4. In ascetica, l'accettazione totale della volontà divina, considerata come sintesi delle virtù teologali e cardinali.

Der. di abbandonare •metà sec. XIII .

1. Lasciare definitivamente.

   a. il proprio paese

   a. il marito per un altro

2. Lasciare senza aiuto o protezione (+ a ).

   a. i figli

   a. qualcuno a sé stesso

   al proprio destino

3. Smettere di fare qualcosa, rinunciare a portare a termine: a. gli studi; a. la gara (anche assol. : ha abbandonato a 30 km dal traguardo); + per, anche + inf.

   a. la propria carriera per dedicarsi agli altri

4. Lasciare andare, allentare.

   a. la presa

   a. le redini

5. Di cose, venire meno, venire a mancare.

   sentì che le forze ormai l'abbandonavano

1. Lasciarsi andare senza opporre resistenza (+ a ).

   a. alla corrente

2. Lasciarsi andare senza ritegno o senza remore (+ a ).

   a. al vizio

   a. ai ricordi

3. Avvilirsi.

Dal fr. antico abandonner, dalla loc. *a ban doner ‘lasciare del tutto libero’ •ultimo quarto sec. XII.